Chi è Frank de Boer
E’ stato fortemente voluto da Erick Thohir come prima scelta per il dopo Mancini, con tutto l’appoggio del Suning. L’olandese Frank de Boer è stato scelto per la sua idea di calcio e per la sua filosofia che viaggia nella stessa direzione della nuova proprietà dell’Inter.
L’ESPERIENZA DA CALCIATORE – Cresciuto nel settore giovanile dell’Ajax, ha fatto il suo esordio in prima squadra nel 1989. L’anno successivo vince il suo primo titolo senza fermarsi perché nei successivi dieci anni trascorsi in maglia bianco rossa alzerà in totale 14 trofei (5 Eredivisie, 2 coppe d’Olanda, 3 Supercoppe d’Olanda, 1 Coppa UEFA, 1 UEFA Champions League, 1 Coppa Intercontinentale) consacrando l’Ajax squadra dominatrice del calcio europeo a metà degli anni ’90. Dopo oltre 300 presenze con i lancieri, nel 1999 passa al Barcelona dove vince il suo primo campionato spagnolo senza però essere il protagonista. Conclude la sua carriera nel 2006 dopo un’esperienza al Galatasaray, al Rangers e in due ricchissime squadre del Qatar. Anche se nato terzino sinistro, il suo mancino e la sua buona visione di gioco gli permisero di cambiare ruolo spostandosi prima come difensore centrale e poi da libero perfezionando il suo ruolo. Così FDB finisce per smistare palloni in mezzo al campo come primo uomo ad impostare il gioco tra tocchi eleganti e passaggi intelligenti ma non solo, i suoi compagni di squadra l’hanno sempre definito un leader dalla forte personalità e dal carisma incontrastabile. In patria è considerato una leggenda per le sue 112 presenze con la maglia della Nazionale olandese; per l’appunto noi invece in Italia lo ricordiamo davanti al dischetto dove il nostro Francesco Toldo gli parò due rigori nella semifinale di Euro2000.
IL PERCORSO CON L’AJAX – Una storia d’amore mai terminata infatti l’avventura di FDB non era ancora giunta al capolinea: da simbolo dell’Ajax ha avuto la sua prima opportunità da allenatore nel settore giovanile nel 2006 mentre nel 2008 ottiene il ruolo di vice allenatore della Nazionale olandese. Nel 2010 viene promosso in prima squadra ottenendo la sua prima vittoria nella fase a gironi della UEFA Champions League contro il Milan. Da questo momento in poi Frank de Boer non si ferma più perché vincerà 4 titoli Eredivisie consecutivamente riportando l’Ajax in cima al campionato olandese. Nella sua ultima stagione perde quello che poteva essere il quinto titolo consecutivo dopo il pareggio nell’ultima partita di campionato che sancirà la vittoria della rivale PSV Eindhoven; soltanto 4 giorni dopo, l’Ajax annuncia la rescissione del contratto di de Boer.
GIOCO E CONCETTI TATTICI – Probabilmente è stata la sua posizione in campo da regista a formarlo come allenatore, oltre che per il suo carisma. Frank de Boer ha conosciuto le insidie della fascia del campo ma ha capito veramente il calcio quando è stato spostando al centro diventando un libero: tattica, visione di gioco e carattere gli hanno permesso di diventare l’allenatore di oggi. FDB è apprezzato sopratutto per il suo gioco molto dinamico e offensivo che ha come obiettivo far divertire, oltre che vincere. La sua filosofia di calcio spettacolare ha origine dal 4-3-3 della scuola olandese di Cruijff abbinata al tiki taka di Pep Guardiola. Nell’Ajax ha iniziato con il 4-4-3, ma nel suo ultimo anno ha sperimentato un 4-2-3-1 cioè un modulo più equilibrato, perfetto per la sua nuova Inter.
Durante la costruzione della manovra, si evince il dinamismo dei movimenti effettuati dai giocatori di FDB:
Il pressing è un elemento essenziale per il gioco offensivo dell’olandese, infatti nelle immagini seguenti si nota come i giocatori più vicini si spostino in fretta verso la palla:
Per FDB anche in difesa c’è bisogno di ordine e compostezza in qualsiasi situazione:
Un’altra particolarità di questo allenatore è il coraggio, dote che gli ha permesso di vincere e migliorare le sue abilità da allenatore. L’olandese ha voluto osare più volte nella sua carriera come ad esempio nell’evoluzione tattica di Daley Blind: spostato da terzino sinistro a regista arretrato o all’occorrenza difensore centrale. Risultato? il giocatore è stato notato e venduto alla fine dell’anno al Manchester United per 18 milioni di euro. Frank de Boer è noto anche per aver formato gli attuali campioni: Eriken, Vertonghen, Alderweireld, Siem de Jong, van der Wiel e per aver messo in evidenza il talento delle future promesse del calcio: Milik, Kishna, El Ghazi, Klaasen, Bazoer e tanti altri.
Frank de Boer ha sempre lavorato con i giovani quindi è chiaro che sia uno dei migliori nel saperli gestire ma adesso all’Inter trova anche dei campioni, perciò dovrebbe essere più facile per la squadra apprendere i suoi concetti tattici e il suo ideale di gioco. Questo però non significa che sia così facile quindi i tifosi nerazzurri devono essere pazienti perché il gioco, insieme ai risultati, si noterà più avanti. Thohir ha scelto con criterio il nuovo allenatore di conseguenza non crediate che de Boer sia solo un traghettatore perché su di lui si sta costruendo il futuro dell’Inter.
Le immagini di analisi della tattica di Frank de Boer sono prese dal video “Frank De Boer – Idee e Concetti Tattici del nuovo Allenatore dell’ Inter F.C.” di Francesco Farioli.