Quanto vale veramente Icardi?
Questa finestra di mercato ha messo alla prova la società nerazzurra ma non solo, ha permesso di quantificare per la prima volta il valore economico di Mauro Icardi. Per l’Inter rimane incedibile ma se dovesse arrivare un’offerta faraonica sarebbe difficile rifiutare. Al momento soltanto il Napoli ha avanzato un paio di offerte: la prima di circa 40 milioni, la seconda di 45 milioni e in arrivo potrebbe arrivare una terza molto più alta, probabilmente anche da un club estero. I dirigenti nerazzurri non hanno intenzione di sedersi al tavolo della trattativa a meno che sul piatto ci siano almeno 70 milioni di euro. Numeri e cifre da capogiro che lascerebbero perplesso chiunque ma che ad oggi risultano comporre una valutazione equa del giocatore sul mercato mondiale.
Quindi quanto vale veramente Icardi? per poter determinare la valutazione reale di un giocatore è necessario considerare due aspetti fondamentali: lato tecnico e lato economico.
Nel lato tecnico bisogna riconoscere un grande numero di parametri in cui è necessario distinguere quelle più importanti: il talento, le ultime prestazioni e l’età anagrafica. Inoltre vi sono altre variabili meno importanti ma da non escludere come ad esempio: l’esperienza nazionale e internazionale, il palmarès, la condizione fisica, l’incisività dei dati raccolti sul campo, il campionato in cui gioca, numero di presenze in carriera, le convocazioni nazionali e altre variabili. Da questo punto di vista Icardi è quotatissimo per esser stato capocannoniere in Serie A nella stagione 2014-2015 all’età di 22 anni e per aver realizzato fino ad oggi 47 gol in 91 presenze con la maglia dell’Inter. Ma non è solo una questione di gol perché nel 2013 Maurito è stato inserito nella lista dei migliori giovani nati dopo il 1992 stilata da Don Balon, una nota rivista spagnola. Più di recente è stato inserito nella Squadra dell’anno 2015 al Gran Galà del calcio AIC.
Nel lato economico bisogna riconoscere diversi parametri quantitativi prettamente legati ai grandi numeri del mondo finanziario. I più importanti riguardano i termini contrattuali (ingaggio, clausole, bonus, anni di contratto rimanenti) e successivamente l’efficienza commerciale (sponsorizzazioni, numero di maglie vendute, popolarità, marchio). Anche da questo verso Icardi se la cava alla grande dato che ha un ingaggio pari a 3,5 milioni e non risulta una clausola rescissoria sul contratto il quale non è prossimo alla scadenza; inoltre l’argentino oltre ad essere sotto la luce della Nike, consente all’Inter di vendere un buon numero di maglie. Anche sui videogiochi il capitano della beneamata gode di ottima fama per esser comparso al fianco di Leo Messi nella copertina dell’edizione italiana di FIFA 16. Proprio su questo punto insiste il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, che avrebbe consigliato lo sviluppo di un brand sul giocatore utilizzando le iniziali e il numero ovvero MI9, proprio come è stato fatto per diversi giocatori di classe mondiale, l’esempio più famoso è Cristiano Ronaldo con il suo marchio CR7, fortissimo non solo sul campo ma anche in diversi settori come l’abbigliamento e il ramo alberghiero.
Ma quando il giocatore è oggetto di una trattativa i valori possono essere alterati con sottovalutazioni e sopravvalutazioni che dipendono unicamente dal giudizio dato dei club e di conseguenza in base alle abilità dei rispettivi uomini di mercato.
Molto spesso i club chiedono consulenze a società esterne specializzate nella valutazione dei giocatori. Allo stesso modo, spinti dalla curiosità, abbiamo raccolto una buona base di dati dal International Centre for Sport Studies (CIES) per poter conferire ad Icardi una valutazione economica.
Secondo il CIES, a gennaio del 2015 Mauro Icardi è 69° in classifica con un valore tra i 26,1 e 28,7 milioni di euro, posizionandosi dietro al suo ex compagno di squadra Mateo Kovacic (57° tra i 29,4 e 32,4) e 28 posizioni dietro all’ex bomber del Napoli Gonzalo Higuain (41° tra i 34,1 e 37,5). Per distacco, il miglior posizionamento tra i giocatori di Serie A appartiene a Paul Pogba che rientra nella top 10 (7° tra i 70,3 e 77,3).
Analizzando nel tempo il valore economico del giocatore, ci siamo accordi di un’improvvisa crescita nell’arco della stagione 2014-2015 e 2015-2016. Dopo un solo anno Icardi ha guadagnato 40 posizioni rientrando nei big europei.
A gennaio 2016 l’argentino si posiziona al 29° posto con un valore di 49,7 milioni di euro. Il nerazzurro è dietro soltanto a Higuain (23° a 58,5), alla new entry Paulo Dybala (20° a 62,5) e Pogba (12° a 77,3) considerando i giocatori appartenenti alla Serie A. Al termine del campionato, quindi a giugno 2016, la valutazione di Icardi sale nuovamente ma di pochissimo.
A luglio 2016, dopo neanche un mese dall’ultimo aggiornamento del CIES, il valore di Icardi è nuovamente salito a 51,4 milioni di euro (1,5 milioni in più) probabilmente grazie ai rumour di mercato che hanno reso il capitano dell’Inter protagonista di questa sessione.
Probabilmente il valore dell’argentino continuerà a salire in qualunque situazione – sempre se lo scenario rimarrà positivo per il giocatore – al concludersi di questa vicenda. In caso di eventuale rinnovo, l’aumento d’ingaggio agevolerebbe il calcolo del prezzo in quanto lo stipendio rappresenta una variabile dei parametri economici. Allo stesso modo, nel caso in cui dovesse esser ceduto al Napoli, il prezzo concordato per il suo trasferimento, che dovrebbe essere molto più alto rispetto alla valutazione segnata dal CIES, segnerebbe ugualmente un nuovo aumento.
Dati a parte, la verità è che ad oggi il prezzo di mercato lo decidono i club durante una trattativa poiché le leggi economiche della domanda e dell’offerta muovono l’asticella del prezzo di un giocatore. Per questa ragione i dirigenti nerazzurri hanno delle buone basi su cui puntare quindi sarà per lo più l’Inter a decidere il valore del suo gioiellino.